25 AGOSTO 2018 TRENTO ENROSADIRA 2018
Contest di BodyPainting Tema: “Le leggende delle montagne”
1° POSTO IN CLASSIFICA
PREMIO BEST PERFORMANCE
ARTISTA: LORENA FARINELLA – LORENART-
ASSISTENTE: LUCIA FACCIO
MODELLA: SILVIA GAIO
LA LEGGENDA DEI MONTI PALLIDI
In un tempo molto lontano, le Dolomiti, che oggi chiamiamo anche Monti Pallidi, erano in realtà delle cime cupe ed inquietanti, che di notte si confondevano con l’oscurità delle tenebre (rappresentati sulla parte alta della schiena).
Il Re che regnava in un villaggio ai piedi di questi monti aveva una figlia bellissima, la quale però si sentiva oppressa e soffocata da quelle guglie oscure; solamente nelle notti invernali di luna piena provava un po’ di sollievo, in quanto il candore della neve veniva acceso dai raggi di luna, riflettendo la pallida luce su tutto il regno che veniva così illuminato.
Il Re era perennemente triste e preoccupato per questa situazione e tutto il regno risentiva di questa malinconia generale.
Un giorno il Re, passeggiando per i boschi incontrò il Capo degli gnomi (rappresentato sul retro in basso in chiave “bucolica” … IL BAFFONEEEE!!!) il quale gli chiese il motivo delle sue preoccupazioni. Il Re spiegò allo Gnomo la situazione e questultimo gli propose un patto: “Se permetterai al mio popolo degli gnomi in fuga dai nostri nemici di insediarci nel tuo reame, entro il prossimo plenilunio io saprò ridare la gioia di vivere a tua figlia”.
Il Re turbato, stupito e speranzoso accettò il patto.
La sera del plenilunio il Re notò qualcosa di strano: mentre la Luna risplendeva in cielo, nei pressi delle cime dei monti brillavano come dei lunghissimi fili scintillanti. Il sovrano corse dal capo degli gnomi per capire cosa stesse succedendo. Gli gnomi (rappresentati sulle gambe seminascosti nel folto del bosco) stavano filando i raggi di luna creando un tessuto grandissimo e meraviglioso (rappresentato sul davanti e sul copricapo).
Il tessuto splendente venne steso sopra le montagne, facendole così apparire candide e luminose anche nelle tenebre più profonde.
Il paesaggio era cambiato radicalmente; la principessa nel vedere questo spettacolo si commosse e parve rinascere (rappresentato sul davanti).
Il Re e tutto il suo regno guarirono dalla loro malinconia.
Ancora oggi le Dolomiti vengono chiamate Monti Pallidi e, durante le oscure notti senza luna, le loro bianche pareti e le cime aguzze risplendono nel buio quasi di luce prorpia.
Inoltre la Luna rappresenta il Divino Femminile che, incontrando il maschile (il Re, lo gnomo, le montagne) fa fiorire la Vita!